Il padiglione si compone di unico volume, monolitico e monomaterico, articolato con piani inclinati e curvi. Rappresenta l’essenzialità di un masso, le cui fronti diventano supporti per la comunicazione.

Già dalle pareti esterne il padiglione offre una riflessione a partire da due scritte, che sono le due frasi fondamentali di natura biblica attinenti al tema dell’EXPO e scelte come titolo specifico del Padiglione: “Non di solo pane vive l’uomo” e “Dacci oggi il nostro pane”.

Sono i due aspetti del valore del pane: da una parte, la dimensione materiale, fisica, concreta, con tutti i problemi sociali che comporta e, dall’altra parte, l’aspetto più simbolico, quello che ha a che fare con la complessità della persona umana, che ha bisogno anche di nutrimento interiore.

La scrittura diviene immagine poetica, allusiva di parole che scendono dall’alto come nell’episodio biblico della manna caduta dal cielo per salvare il popolo di Dio.

Le scritte metalliche filiformi di colore bianco sono appese distanziate dalle pareti di supporto, come sospese nell’aria. Solo la loro ombra proiettata consentirà la lettura dei messaggi tradotti in 13 lingue.

L’ingresso è segnalato all’esterno da una vela gialla a tutta altezza, evocativa della bandiera Vaticana. Entrando, il visitatore si trova in un luogo contemplativo, che affida ai documenti fotografici, a importanti opere d’arte e ai filmati, il compito di comunicare i tanti significati del nutrire. All’interno due semivolte (romanica e gotica) assumono il valore di frammenti architettonici in grado di evocare spazi connotativi della cristianità: captatori di luce naturale in sommità, nella parte inferiore esse convergono sull’asse centrale, sul lungo tavolo in legno attorno a cui ruota il racconto espositivo.

architetti: quattroassociati
grafica: ginette caron communication design

 

Premi
1°premio. BIE /Bureau International des Expositions, per l’aderenza e lo sviluppo del tema.
1° premio. Unione Italiana degli Artigiani.
Premio AWDA /AIAP Women in Design Award.